A Conegliano torna la tassa sull’ombra, rivolta dei negozianti

CONEGLIANO. Ritorna la tassa sull'ombra in una nuova versione: l'insegna proiettata nel marciapiede che occupa il suolo pubblico. In città era stata eliminata la cosiddetta "tassa sull'ombra" a seguito delle numerose proteste di esercenti e commercianti. Ora però un'imposta simile è stata applicata anche con valore retroattivo per l'anno 2014.
«Siamo sgomenti ed esterrefatti - tuonano dall'Ascom di Conegliano -, è l'ennesimo balzello medievale. Dopo la tassa sull'ombra arriva la tassa di occupazione di suolo pubblico in base alla proiezione a terra dell'insegna».
L'associazione di categoria ha ricevuto segnalazioni perché in questi giorni sono arrivate cartelle da Abaco sulla Tosap, l'imposta di occupazione di suolo pubblico, che hanno lasciato sbigottiti diversi negozianti. Un "regalo" natalizio poco gradito, con calcoli dell'imposta poco chiari. «Non possiamo tacere questo costante e continuo accanimento nei confronti delle imprese - afferma Luca Ros, presidente di Ascom Conegliano - a prescindere che la legge lo preveda, manca totalmente un minimo di buon senso nell'applicare le norme». Le notifiche di pagamento sono arrivate anche ad alcuni tra i più noti esercizi commerciali del centro città. «Si paga già la tassa sulla pubblicità e sulle insegne - testimonia uno storico negoziante del centro - ho pagato nel 2015 e il 2016, per il passato non era arrivata nessuna comunicazione. Invece qualche giorno fa mi è stata notificata questa tassa iniqua relativa all'anno 2014, con il calcolo di quanto occupa l'ombra dell'insegna sul marciapiedi. Non avevo mai avuto ricevuto avvisi in precedenza e mi vengono invece applicate sanzioni».
Dai 19 euro previsti, con mora e interessi, si è arrivati a 51 euro. Non è tanto il valore economico, ma una battaglia di principio. «Visto che da Abaco ci è stato riferito che dobbiamo pagarla, ma siamo noi commercianti a sistemare e tenere pulito il marciapiede - evidenziano alcuni negozianti del centro cittadino - invieremo ad Abaco il conto per il servizio che ogni giorno noi facciamo per tenere in ordine il suolo pubblico».
Non è chiaro se possa essere preso un provvedimento a livello comunale per annullare gli accertamenti, così come era avvenuto lo scorso anno per la tassa sull'ombra. «Si può e si deve intervenire per sanare situazioni e un balzello fuori da ogni logica, perlomeno quando è evidente che il soggetto passivo non trova alcun beneficio da questa occupazione - è la richiesta di Ascom -. Chi ha competenza in materia deve trovare le opportune soluzioni».
Diego Bortolotto
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