Racconti d’autore, le poesie di Roberta Durante

L’apertura tra la pietra, Un animale per la strada e altri componimenti

Tutto è cominciato con Jim Morrison, quando andava a scuola alle medie e leggeva “Tempesta elettrica”. Poi il suo percorso iniziatico nella poesia ha compiuto altre tappe fondamentali: Sanguinetti, Zanzotto e Cristina Campo.

Roberta Durante, trevigiana, è la nostra eccezione alla regola della narrativa. “Agosto d’Autore” oggi sceglie la poesia, dedicandole una pagina intera. La prima uscita di Durante è la raccolta silloge Girini (d’if, 2012) che le ha garantito il Premio Mazzacurati-Russo.

Si è guadagnata le attenzioni, fra gli altri, di Tiziano Scarpa e di Gabriele Frasca. Successivamente sono arrivati Club dei visionari (Di Felice, 2014), Balena (Prufrock spa, 2014), La susina (d’if, 2015), l’audiolibro Nella notte cosmica (Luca Sossella, 2016) e il diario in versi Le istruzioni del gioco (Le Lettere, 2020), accompagnato da uno scritto dello stesso Tiziano Scarpa. Nel 2023 ha pubblicato “I bimbi sperduti” (Einaudi Collezione di poesia).

L’apertura tra la pietra

Dall’apertura ricavata tra la pietra

si vede tutto ad occhio nudo, da un buco

nel muro senza il vetro – mentre mordo un biscottino

scorgo un bosco dritto, senza protezioni

la visione verticale come una muraglia.

Se riesci a togliere pian piano tutti i veli

con gli occhi tocchi anche le foglie

che solleticano ciglia e ciondoli sul collo – i miei

che appoggio alla cornice e invento scene.

Se il vento muove i rami piccolini sulle cime

e gli abetini oscillano come figlioletti indecisi

visti molto in piccolo, incisi sul cuore, recisi

all’ombelico, figli adamini fatti di foglie di fico

dalla finestra senza filtri allora è puro mondo

ma è mondo in miniatura, perché da dentro invece

la foresta fa paura e fischia tutta nel silenzio.

Se passa un orso adesso lo ritraggo a china

e fiori in questo bosco: morte o coroncina?

Un’abitante di collina

Sono stata un’abitante di collina

al confine con i monti pelati

come vecchi diboscati, ho vissuto

a metà strada tra una suite di lusso

e una stalla, a metà strada tra il convento

e le stelle seminate dall’alba

mentre dormivo in un bivacco

da dove puoi vedere il mare, la laguna

il manto planetario, la nebbia, il serpentario.

Mio lo sguardo minervino e nottolo

la misura distaccata con cui pesare ogni sera

la giornata in ore, giudizi, parole parole parole

la stadera dove appoggiare il bene

e il male e restare curva qui, farsi collina

flettersi morbida alle intemperie, cambiare forma

di continuo in questo borgo ignoto, assecondare

il mondo a non finire, trasformare tutto

a metà strada tra la fine e la passione più sfrenata

per le cose vive: la fiamma che sparisce

la mia reincarnazione in foglioline, nella vite.

Come la camelia di Natale

Nel paesino dei sàrmati, la pietra esce dalle case

come la camelia di natale sboccia in fretta

dopo i morti; rompono i muri i fiori

e i fori nei mattoni rompono la vista.

Esce colando in cielo il fumo dai camini

neanche una sbavatura blu sugli uccellini.

Il manto degli sciacalli è d’oro e loro non lo sanno

che sembrano il bosco e il bosco fa paura.

C’è chi batte il ferro al sabato

c’è chi guarda la pianura.

L’esercizio salvavita

Sai cosa ti dico che forse non ti aspetti?

sono sempre felice – ma mi metto due dita

davanti alla bocca e sto zitta: eccolo

il mio esercizio salvavita, diluire per bene

ciò che salva e importa e nascondere nei boschi

tra le radici a treccia una sorta di pozione

un concentrato di corteccia che zampilli

poco a poco, stagione per stagione

rilasci al cielo la sua forza felicìna

fluido perpetuo, fiamma a profusione

eterna tenera droghina.

Un animale per la strada

Vorrei incontrare un animale per la strada

magari un cervo sceso dal Cansiglio

o uno sciacallo, un cinghialetto piccolo perfetto

fermarlo, parlargli la mia lingua – che voi

non conoscete, convincerlo a rincasare

insieme a me, farci una zuppa calda

dormire in piedi nel fienile o non dormire

avere a che fare col bramito, come dirsi in casa

che cosa c’è per cena amore? avere una visione

animale, sopravvivere ogni stagione tanto per fare

annusare ogni cosa per capire, provare dolore

in misura normale, disperare e amare

ma senza parole.

L’autrice Roberta Durante

Tutto è cominciato con Jim Morrison, quando andava a scuola alle medie e leggeva “Tempesta elettrica”. Poi il suo percorso iniziatico nella poesia ha compiuto altre tappe fondamentali: Sanguinetti, Zanzotto e Cristina Campo.

Roberta Durante, trevigiana, è la nostra eccezione alla regola della narrativa. “Agosto d’Autore” oggi sceglie la poesia, dedicandole una pagina intera. La prima uscita di Durante è la raccolta silloge Girini (d’if, 2012) che le ha garantito il Premio Mazzacurati-Russo. Si è guadagnata le attenzioni, fra gli altri, di Tiziano Scarpa e di Gabriele Frasca. Successivamente sono arrivati Club dei visionari (Di Felice, 2014), Balena (Prufrock spa, 2014), La susina (d’if, 2015), l’audiolibro Nella notte cosmica (Luca Sossella, 2016) e il diario in versi Le istruzioni del gioco (Le Lettere, 2020), accompagnato da uno scritto dello stesso Tiziano Scarpa. Nel 2023 ha pubblicato “I bimbi sperduti” (Einaudi Collezione di poesia).

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